Trapani ed Erice, una sola città: il comitato scrive ai rispettivi consigli comunali

Chiedono supporto per arrivare alla unificazione amministrativa dei due territori

Trapani ed Erice, una sola città: il comitato scrive ai rispettivi consigli comunali

La proposta del comitato "Trapani ed Erice, una sola città", inizia a prendere forma man mano che passano i giorni. L'idea progettuale di massima è stata ufficializzata dallo stesso comitato ai presidenti dei consigli comunali di Trapani ed Erice. 
A Guaiana, su Trapani, e a Nacci su Erice, il comitato chiede il sostegno concreto delle due assisi civiche nella costruzione di un percorso che porti, appunto, alla unificazione dei territori di Trapani ed Erice.
Ma come la intendono questa unificazione?
"L’intento progettuale non è quello di realizzare una indiscriminata fusione amministrativa che non tenga conto delle specificità che caratterizzano i due comuni - spiega Salvatore Aleo in rappresentanza del comitato - bensì quella di dare valore aggiunto alle loro rispettive comunità in termini di qualità dei servizi e di riassetto urbanistico, valorizzando, nel contempo, l’essenza storica ed identitaria di alcune peculiari componenti territoriali degli stessi comuni". 

Si riferiscono, in particolare, ad Erice capoluogo (borgo medievale), alle frazioni agricole del comune di Erice (Napola, Ballata ecc.) e alle contrade del comune di Trapani non ricadenti nell’istituendo comune di Misiliscemi (Fulgatore e Ummari).
A Guaiana e Nacci si sono rivolti spiegando che l'iniziativa è stata avviata in maniera spontanea ed indipendente da qualsivoglia organizzazione politica: "tuttavia, non è intendimento di questo Comitato - spiega Aleo - assumere un atteggiamento di autoreferenziale chiusura ma piuttosto quello di creare un ponte ideale tra le comunità trapanese ed ericina, per il tramite dei loro rispettivi massimi consessi civici".
Ed è con questo spirito che chiedono ai due presidenti di consiglio comunale di contribuire al conseguimento dell’auspicato risultato di potere vedere i Consigli Comunali di Trapani e di Erice schierati accanto al Comitato nella battaglia dallo stesso intrapresa per la crescita del nostro territorio. In particolare, chiedono disponibilità ad agevolare l’iter amministrativo propedeutico alla fusione, consentendo al Comitato medesimo di superare l’incombenza della raccolta delle firme per l’indizione del prescritto referendum, calendarizzando la proposta di deliberazione avente per oggetto la fusione dei due comuni, la cui bozza sarà a breve definita da appositi gruppi di lavoro composti da professionisti qualificati e successivamente trasmessa agli stessi Consigli Comunali, qualora intendano dare positivo riscontro alla presente.

E oggi, intanto, a dare man forte al comitato è arrivato il referente trapanese del movimento "Diventerà Bellissima", avvocato Vincenzo Maltese, che ha scritto a sua volta sia a Guaiana che a Nacci: "Credo che la questione della rettifica dei confini Trapani Erice non sia più rinviabile e vada affrontata quanto prima. Sarebbe un vero cambiamento anche in termini di potenziale sviluppo del territorio mettendo ordine ad entrambe le città ormai morfologicamente rientranti in un unico contesto urbano.  In periodo pandemico togliendo anche necessari quanto opportuni  ( "imbarazzanti" ) chiarimenti delle istituzioni dovuti ad interpretazione dei vari DPCM su strade da anni divise a metà. Il fine cui deve tendere una buona amministrazione deve essere efficienza nei servizi e armonizzazione costi e spesa pubblica". 
Ecco perché questa mattina Maltese ha inoltrato una mozione sull'avvio dell'iter ai rispettivi consigli comunali di Trapani ed Erice con l'auspicio che la mozione venga condivisa a approvata da gran parte dei consiglieri.

Il dado è tratto.