Imprese femminili, situazione stabile nel Trapanese

Imprese femminili, situazione stabile nel Trapanese

Nel 2020, a fronte di 144 nuove imprese, sono quasi altrettante, 140, quelle che hanno cessato l’attività in provincia di Trapani; tutte aziende guidate da donne, registrate dall’Osservatorio dell’imprenditorialità femminile di Unioncamere e InfoCamere, che pure evidenzia un aumento di imprenditrici in quasi tutte le altre province siciliane (come si evince dalla tabella sopra), nonostante la crisi aggravata dalla pandemia. 

Il dato è ancor più rilevante se rapportato con il calo dello 0,29 per cento che è stato invece registrato a livello nazionale (pari a quasi quattromila attività in meno rispetto al 2019).

Non soltanto la Sicilia vede aumentare le attività guidate da donne; nel dossier sull’imprenditorialità femminile, chiudono il 2020 con dati positivi anche Calabria, Puglia, Campania, Sardegna e Trentino Alto Adige: il confronto con l’anno precedente mostra variazioni positive comprese tra +0,63 per cento e +0,10 per cento. Sono 34, inoltre, le province che registrano incrementi di imprese femminili, con valori compresi tra il +1,41 per cento di Lecco e il +0,06 per cento di Latina; dietro Lecco, si mantiene alta la crescita di imprese siciliane guidate da donne a Ragusa (+1,38 per cento) e Agrigento (+1,17 per cento).

Il dato complessivo siciliano, al 31 dicembre 2020, è di 471.289 imprese, e quelle legate all’imprenditoria femminile sono 114.896 (pari al 24,38 per cento), 621 in più rispetto al 2019 (+0,54 per cento).

«La Sicilia, nonostante un 2020 da dimenticare per la maggior parte dei settori a causa dell’emergenza sanitaria, si difende con un saldo positivo di imprese femminili che ci conforta – dice il presidente di Unioncamere Sicilia, Pino Pace – I numeri penalizzano le giovani donne, un fatto che potrebbe essere ascritto all’esperienza nel lavoro e ovviamente a una questione legata alle capacità di gestione di una impresa. Ragusa e Agrigento – aggiunge – sono le province siciliane dove registriamo la maggiore crescita di imprese gestite da donne, un dato che ci fa balzare sulla ribalta nazionale dei numeri e ci auguriamo che le aziende con le donne al timone possano essere sempre di più». E Santa Vaccaro, segretaria generale di Unioncamere Sicilia, specifica: «I settori d’impresa femminile che hanno risentito di più della crisi sono il commercio ingrosso e dettaglio con -83, i servizi di alloggio e ristorazione con -62 e le attività manifatturiere, mentre si nota un maggiore incremento nelle attività professionali, scientifiche e tecniche con un saldo positivo di 18».