Dragaggio del porto di Trapani, arriva l'ok dalla Regione
Saranno ampliati i fondali per consentire l'ingresso di navi di stazza maggiore
Buone notizie per il porto di Trapani. L'autorità portuale di sistema della Sicilia occidentale, guidata dal Presidente Pasqualino Monti, si appresta ad avviare le procedure per l'escavazione dei fondali. E' stata, infatti, sbloccata la procedura di valutazione ambientale per il dragaggio dei fondali nel porto di Trapani. Il benestare è arrivato nel corso di una riunione convocata dal presidente della Regione Nello Musumeci a Palazzo d'Orleans.
Attorno allo stesso tavolo anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro, con il dirigente generale del dipartimento Ambiente Beppe Battaglia e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti.
Nei prossimi giorni, quindi, l’Autorità portuale farà pervenire agli uffici della Regione, attraverso la piattaforma telematica dedicata, tutta la documentazione necessaria per adottare la relativa autorizzazione ambientale prevista dal Testo unico in materia.
L'opera di dragaggio, nella prima fase, sarà concentrata sulla parte che va dall’imboccatura del porto fino al primo pennello per gli aliscafi. Successivamente si potrà intervenire successivamente anche nella restante parte del bacino portuale, arrivando così fino al molo Isolella. Il progetto di riqualificazione (67 milioni di euro) dovrebbe portare i fondali a oltre dieci metri (rispetto agli attuali 5-7 metri), consentendo, quindi, l’ingresso in porto di navi di maggiori dimensioni.
Attorno allo stesso tavolo anche l’assessore al Territorio Toto Cordaro, con il dirigente generale del dipartimento Ambiente Beppe Battaglia e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia occidentale, Pasqualino Monti.
Nei prossimi giorni, quindi, l’Autorità portuale farà pervenire agli uffici della Regione, attraverso la piattaforma telematica dedicata, tutta la documentazione necessaria per adottare la relativa autorizzazione ambientale prevista dal Testo unico in materia.
L'opera di dragaggio, nella prima fase, sarà concentrata sulla parte che va dall’imboccatura del porto fino al primo pennello per gli aliscafi. Successivamente si potrà intervenire successivamente anche nella restante parte del bacino portuale, arrivando così fino al molo Isolella. Il progetto di riqualificazione (67 milioni di euro) dovrebbe portare i fondali a oltre dieci metri (rispetto agli attuali 5-7 metri), consentendo, quindi, l’ingresso in porto di navi di maggiori dimensioni.
Redazione
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