Precariato, i comuni del Trapanese si avviano al completamento delle stabilizzazioni

Breve viaggio tra gli enti locali virtuosi e i più ritardatari nell'applicazione del Decreto Madia

Precariato, i comuni del Trapanese si avviano al completamento delle stabilizzazioni

La recente stabilizzazione di 17 precari del Comune di Salemi ha portato a 531 il numero degli operatori stabilizzati nel trapanese, attraverso la procedura di stabilizzazione del personale precario storicizzato dei comuni, in applicazione del decreto legislativo 75/2017 (Decreto Madia). Le procedure riguardano centinaia e centinaia di impiegati che, prima dell’emanazione del decreto, hanno prestato servizio per 30-40 anni in perenne instabilità contrattuale.

Dal 2017, in virtù della nuova legge, molti comuni del trapanese hanno avviato i concorsi e le procedure per eliminare il precariato storico. Ma non tutti hanno portato a termine questa operazione.

Facendo un resoconto dell’hinterland trapanese, comuni come Marsala, Paceco e Custonaci, hanno già completato da tempo le procedure di stabilizzazione, mentre il Comune di Erice è a metà dell’opera, e quelli di Trapani e Valderice non hanno ancora le procedure in dirittura di arrivo.

Il Comune di Trapani aveva iniziato nel 2018, stabilizzando 13 maestre (categoria C) a tempo pieno, ma dopo due anni la stabilizzazione risulta essere ancora statica e mancano ancora all’appello circa 40 unità complessive appartenenti a varie categorie. «Entro la fine del nostro mandato – afferma l’assessore Dario Safina – è prevista la chiusura delle procedure di stabilizzazione», e anticipa l’imminente pubblicazione di bandi relativi anche alla stabilizzazione di personale.

Per quanto riguarda il Comune di Valderice, invece, 20 operatori di categorie C ed ex articolo 23 (16 istruttori amministrativi e 4 istruttori di Polizia municipale) erano stati già stabilizzati nel 2018; lo scorso anno sono stati avviati i bandi per ricoprire altre sei postazioni tra le varie categorie, ma soltanto recentemente i lavoratori vincitori sono stati ufficialmente stabilizzati: un autista di mezzi pesanti (categoria B3), un esecutore tecnico (categoria B1), due operatori tecnici (categoria A1) e due esecutori amministrativi (categoria B). A fronte di questi risultati, la Cgil Funzione Pubblica ha invitato nuovamente il Comune di Valderice a «mantenere, non con le parole ma con i fatti, gli impegni assunti con le lavoratrici e con i lavoratori del Comune» mettendo fine alla situazione precariale in cui si trovano 60 lavoratori, tra ASU e fondo nazionale per l’occupazione, che attendono ormai da anni di essere stabilizzati.

Nel restante panorama trapanese, altri comuni si distinguono per la celerità con cui hanno completato la stabilizzazione di tutto il personale.

Nel Comune di Paceco, le procedure erano già state avviate nel 2017 dalla precedente amministrazione e sono state concluse definitivamente nel 2018 dalla Giunta Scarcella, con la stabilizzazione di 42 unità lavorative inserite a tempo indeterminato con un contratto di 24 ore settimanali. Di queste, 17 unità rientrano nel profilo di categoria C (ex sesta qualifica), 14 di categoria B (ex quarta qualifica), un autista di scuolabus (categoria B3, ex quinta qualifica) e 10 di categoria A (ex terza qualifica).

Al Comune di Marsala, invece, ben 268 lavoratori, in pochi mesi, hanno detto addio al precariato: 249 inseriti nel dicembre del 2018, e altre 19 unità (14 operai generici di categoria A, 4 esecutori operativi di categoria B e un collaboratore tecnico di categoria B3) stabilizzate nel marzo del 2019.

Anche il Comune di Custonaci ha imboccato nel 2018 la via che sancisce “il diritto al lavoro stabile contro il precariato” stabilizzando 32 lavoratori comunali che per circa trent’anni avevano avuto solo contratti a tempo determinato. Da due anni, quindi, l’intero organico dell’Ente (52 dipendenti in totale) ha un contratto a tempo indeterminato. 16 tra

Più recente è il risultato raggiunto dal Comune di San Vito Lo Capo, che ha concluso le procedure di stabilizzazione per un totale di 25 lavoratori, con passaggio contrattuale dalle 18 alle 32 ore settimanali: 18 di categoria A e B stabilizzati nel 2019 e 7 di categoria C stabilizzati quest’anno.

Per il Comune di Erice le procedure sono ancora in corso. In particolare, 31 ex contrattisti sono stati stabilizzati a 18 ore settimanali lo scorso anno, e dovranno aspettare il 1° gennaio 2021 per passare alle 24 ore settimanali. Per altre due unità è attualmente indetta una procedura di stabilizzazione, riservata al personale in servizio al Comune di Erice in qualità di lavoratore Asu: un operaio servizio tecnico manutentivo di categoria A e un esecutore amministrativo/contabile di categoria B, entrambi a 18 ore settimanali, da individuare tra i 48 operatori Asu attualmente in servizio ad Erice (proprio questo mese altre 15 unità sono passate al Comune si Trapani).

In questo panorama, si aggiungono i 17 ex contrattisti stabilizzati la scorsa settimana dal Comune di Salemi. «Una decisione doverosa da parte dell’Amministrazione che ha messo tutti questi lavoratori sullo stesso piano, senza disparità di trattamento, e che punta a un miglioramento dei servizi per i cittadini. Avremo, infatti, una maggiore presenza di personale negli uffici comunali» afferma il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, che ha concluso le procedure di stabilizzazione con il passaggio degli ultimi 17 ex contrattisti a 24 ore settimanali, su un totale di 75.

Si attende un riscontro positivo anche per i restanti comuni del trapanese che ancora non hanno concluso le procedure di stabilizzazione, tenendo presente che il 31 dicembre del 2021 è la scadenza fissata nell’ultima proroga da parte del Governo.