UIL Penitenziari Sicilia: il trapanese Gioacchino Veneziano confermato Segretario Generale all'unanimità

Il congresso si è tenuto ieri pomeriggio, in videoconferenza

UIL Penitenziari Sicilia: il trapanese Gioacchino Veneziano confermato Segretario Generale all'unanimità

Confermato alla guida della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia, Gioacchino Veneziano, trapanese di 57 anni, 35 anni di servizio alla spalle, riveste il grado di Assistente Capo Coordinatore ed è in servizio al Nucleo Operativo Traduzioni e Piantonamenti di Trapani.

Il congresso si è tenuto ieri pomeriggio, in videoconferenza, che ha visto la partecipazione del Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Gennarino de Fazio, del Segretario Nazionale UILPA Polizia Penitenziaria Armando Algozzino, e di Alfonso Farruggia, Segretario Generale della UILPA Sicilia. Nel corso dei lavori congressuali, è stata completata la squadra regionale che supporterà Veneziano, con Antonella Orlando in servizio a Catania Piazza Lanza, Daniele Marino di Palermo Pagliarelli, Carmelo Arcarisi di Caltanissetta, e Marco Drago del minorile di Catania.Tesoriere Ragionale Salvatore Badalucco del Pietro Cerulli di Trapani.E' stata garantita la presenza nel Consiglio Regionale di tutte le componenti  territoriali in base il livello di rappresentatività. La relazione di Veneziano ha  puntato il dito sulle necessità di rafforzare la tutela del personale, in  considerazione dell'aumento delle violenze nelle carceri, che deve vedere la politica unita al sindacato a difesa degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria, da troppo tempo sotto attacco da persone che parlano di carcere senza viverlo, quindi senza conoscerlo nella realtà. Alta la presenza di donne dirigenti sindacali all'interno del sindacato,che pone la UILPA Polizia Penitenziaria Siciliana come un sindacato che ci tiene con i fatti alla parità di genere. Inoltre la UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia ha iniziato un percorso di rinnovamento del gruppo dirigente sindacale, con innesti di giovani sindacalisti che garantiranno un ricambio  generazionale in una regione dove la media di anzianità dei lavoratori supera i 30 anni di servizio.