Reintegrato in servizio un agente della penitenziaria ingiustamente rimosso

Reintegrato in servizio un agente della penitenziaria ingiustamente rimosso

Si era assentato dal posto di lavoro per motivi di salute e per questo sospeso dal servizio. La vicenda, che ha coinvolto un agente della Polizia Penitenziaria in servizio presso le carceri di Favignana, si è conclusa positivamente dopo un anno di battaglie sindacali con il reintegro.  "Si chiude una pagina brutta nel panorama sindacale trapanese", commenta il segretario generale della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino Veneziano. L'episodio risale al 25 febbraio 2020 quando a seguito di un atto unilaterale della direzione del carcere di Favignana, l'agente della Polizia Penitenziaria è stato rimosso dall'incarico, senza nessun avviso allo stesso e nemmeno alle sigle sindacali. "Come Uil da subito ci siamo opposti - spiega Veneziano - ed infatti abbiamo attivato la Commissione Arbitrale Regionale a Palermo, che con una decisione molto dubbiosa, il 21 maggio 2020, ha rigettato il ricorso della UIL”. “Noi non ci siamo scoraggiati - prosegue il sindacalista - ritenendo indispensabile trasmettere la questione alla Commissione
Nazionale di Garanzia al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria a
Roma, che giorno 8 settembre 2020, ha deliberato a favore della UIL,riportando
il tutto a Palermo, per la discussione nel merito”. “Finalmente il 23 novembre -  conclude il segretario generale della Uilpa Penitenziaria - la Commissione Regionale Arbitrale Regionale della Sicilia, con un voto plebiscitario
ha decretato che il lavoratore era stato rimosso illegalmente, ordinando da
subito al Direttore del carcere di Favignana l'immediato inserimento dal posto
dove era stato rimosso, cosa avvenuta pochi giorni fa”.