Operazione Aegades, "un intero corpo di Polizia Municipale a disposizione di Pagoto"

Anche l'ex sindaco Gaspare Ernandez fra gli indagati

Operazione Aegades,

Favignana, un maremoto giudiziario quello che ha investito stamattina la comunità dell'arcipelago che, adesso, si ritrova con il sindaco ai domiciliari e, fra gli indagati, c'è anche l'ex sindaco Gaspare Ernandez e il comandante della locale Polizia Municipale, Filippo Oliveri.

Ecco i nomi di tutti gli indagati: Alessandro Agate, nato a Erice il 5/03/82; Giuseppe Alcamo, nato a Monza il 22/01/82; Pasquale Baiata, nato a Marsala il 4/06/82; Vincenzo Bevilacqua, nato a Trapani, il 5/08/65; Francesco Campo, nato a Erice il 4/07/70, Carbone Giuseppe Libero, nato a Gela il 17/09/84; Gaspare Ernandez, nato a Favignana il 18/12/58; Giovanni Febbraio, nato a Favignana il 18/03/64; Ignazio Galuppo, nato a Palermo il 26/01/62; Giuseppe Giacalone, nato a Mazara il 30/09/73; Domenico Ievoli, nato a Napoli il 3/06/43; Francesco Lombardo nato a Favignana il 26/04/62; Francesco Martorana, nato a Marsala il 21/08/64; Giuseppe Noto, nato a Trapani il 01/02/57; Filippo Oliveri, nato a Palermo il 31/03/67; Giuseppe Pagoto, nato a Erice il 21/04/73; Angelo Ribaudo, nato a Palermo il 23/04/74; Giovanni Sammartano, nato a Erice il 31/10/68; Giovanna Sercia, nata a Erice il 24/10/88; Gaetano Surano, nato a Palermo il 14/02/56; Alberto Vecchiarelli, nato a Roma il 14/04/62; Emiliano Vitiello, nato a Ponza il 27/01/53; Antonia Vittozzi, nata a Napoli il 7/09/54 e Stefano Donati, nato a Roma il 05/02/68.

Sono 24, in tutto, le persone coinvolte nella maxi operazione della Guardia di Finanza che questa mattina ha portato, tra gli altri, all'arresto del sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto. Il sindaco si trova ai domiciliari. Per lui l'accusa pesantissima della corruzione.  Così come ai domiciliari si trovano il Comandante della locale Polizia Municipale, Filippo Oliveri, l’ex vice Sindaco Vincenzo Bevilacqua nonché una dipendente di una compagnia di navigazione con sede in Napoli. Un assessore di Favignana, invece,, Giovanni Sammartano, è stato invece destinatario della misura del divieto di dimora.

Il provvedimento è stato disposto dai Pubblici Ministeri Penna e Delpini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, ed eseguito dagli uomini del comando provinciale delle Fiamme Gialle.  Tutti, secondo la ricostruzione e le indagini delle Fiamme Gialle, sono accusati a vario titolo di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi.

L'intera operazione condotta dalla Guardia di Finanza potete rileggerla cliccando qui

Per quanto riguarda l'ex sindaco Gaspare Ernandez, la corposa documentazione (oltre 700 pagine) che accompagna l'odierna operazione narra di "ricatto a fini politici". Ernandez, in pratica, avrebbe costretto il sindaco Giuseppe Pagoto ad essere più morbido con l'opposizione e a favorire la nomina della figlia dello stesso Ernandez, la consigliera comunale Kim Ernandez quale presidente della commissione consiliare di vigilanza dell’Area marina protetta. 
“Abbiamo carte molto scottanti che ti riguardano", così avrebbe detto Gaspare Ernandez a Pagoto costringendolo, secondo quanto riportato nella documentazione, a scendere a patti.
Il Consiglio comunale doveva votare la nomina del Gaspare Ernandez ebbe un incontro con il sindaco Giuseppe Pagoto. Lo minacciò affinchè il suo schieramento consiliare votasse per la nomina della figlia Kim. 

Per Ignazio Galuppo (omonimo dell'attuale presidente del consiglio comunale di Favignana), le indagini sembrano far emergere un patto elettorale fra lui e il sindaco (che era in corsa per il secondo mandato). Pagoto avrebbe promesso a Galuppo, cassiere e gestore di fatto dell'associazione musicale "Aegusea" l\Iuova V. Bellini  che, in cambio di voti da parte dei componenti dell'associazione e di loro familiari, se rieletto a Sindaco si sarebbe adoperato per liquidare ed aumentare l'importo dei contributi comunali destinati all'ente per lo svolgimento di spettacoli durante il periodo estivo.

Mentre per quanto riguarda Ignazio Galuppo, il presidente del consiglio comunale, emerge dalle intercettazioni che fosse presente in almeno una circostanza nella quale - per le Fiamme Gialle - si palesa l'accordo illecito fra il sindaco uscente e ricandidato e il comandante della Polizia Municipale, Filippo Oliveri. 
Un accordo che era incentrato su un trattamento di riguardo nei confronti di determinati esercenti, per quanto riguarda il suolo pubblico ed altre incombenze, in vista delle imminenti elezioni comunali alle quali Pagoto, poi rieletto, puntava da candidato sindaco. 

Non solo il comandante della Polizia Municipale ma tutto il corpo della stessa, così scrivono gli inquirenti, era a disposizione del sindaco di Pagoto.