Favignana: sit in per chiedere verità sul radar militare

Favignana: sit in per chiedere verità sul radar militare

Sit in questa mattina di fronte al palazzo comunlae di Favignana. In tanti hanno preso parte all'iniziativa, promossa dal Comitato Civico spontaneo, che chiede verità sull'installazione del radar militare sull'Isola. La notizia, uscita nei giorni scorsi, aveva destato preoccupazione nella comunità per l’impatto sulla salute e sull’ambiente. La popolazione non è infatti nuova a timori del genere dovuti alla presenza sull’isola, ormai da decenni, di un altro radar, i cui effetti hanno da sempre preoccupato gli isolani. Il ventuno settembre del 2021 la Marina Militare ha affidato i lavori per la realizzazione di un nuovo sistema radar a Favignana per un totale di oltre un milione di euro, finanziato con fondi UE. Il sistema radar dovrebbe essere costruito e diventare pienamente operativo entro il tranta giugno 2022. La totale mancanza di coinvolgimento della comunità, così come dell’amministrazione comunale, che non è stata neanche avvisata, ha spinto la popolazione a mobilitarsi. In piazza erano presenti associazioni del territorio, istituzioni locali e cittadini che, lontani qualsiasi appartenenza partitica, hanno deciso di prendere posizione per ottenere risposte trasparenti sull’impatto che il radar avrà sul territorio. La comunità egadina chiede a gran voce informazioni chiare e precise sulla natura del radar militare, non superficiali rassicurazioni, oltre che una valutazione indipendente dell’impatto del radar militare sulla salute e sull’ambiente. Le istituzioni comunali hanno confermato il loro impegno a richiedere delucidazioni e persino il blocco dell’iter di installazione del radar in assenza di garanzie precise, così come successo a Portopalo di Capo PasseroQuello che è emerso dall’assemblea è la volontà dei cittadini delle Egadi di non trasformare la più grande Area Marina Protetta d'Europa in una base militare in cui far proliferare ulteriori strumentazioni militari nei prossimi anni. "In un’isola che vive di turismo e natura, il radar dovrebbe essere smantellato e dismesso, non potenziato e rafforzato", dicono dal comitato spontaneo. Il messaggio forte lanciato dalla piazza è un messaggio di pace: le Isole Egadi siano un luogo di incontro e scambio tra i popoli, non un sito strategico che contribuisce alla guerra. Soprattutto in un periodo in cui soffiano venti di guerra, la popolazione delle Egadi non vuole essere coinvolta direttamente in azioni belliche portate avanti per interessi lontani dalle esigenze della comunità.

 

Favignana: sit in per chiedere verità sul radar militare

Favignana: sit in per chiedere verità sul radar militare