Femminicidio Castelvetrano: disposti accertamenti su telefoni e pc

Gli investigatori alla ricerca di ulteriori elementi per ricostruire quanto accaduto la vigilia di Natale

Femminicidio Castelvetrano: disposti accertamenti su telefoni e pc

Il pubblico ministero Stefania Tredici ha disposto una serie di "accertamenti tecnici non ripetibili" su due telefoni cellulari e un pc, sequestrati dai carabinieri subito dopo l'omicidio della giovane Maria Amatuzzo massacrata con dodici coltellate all'addome dal marito Ernesto Favara. 

Il pubblico ministero ha incarito un consulente tecnico di verificare l'esistenza di dettagli utili alle indagini nello scambio di conversazioni telefonice (sms, whatsapp, messanger) tra la vittima e Favara, recuperando ancne i messaggi cancellati. 

Al consulente sono stati dati 30 giorni di tempo, riferendo comunque anche prima nel caso in cui dovesse terminare prima il suo lavoro.

Il delitto è avvenuto il pomeriggio della vigilia di Natale in una villetta della frazione di Marinella di Selinunte dove vivevano i due coniugi.

L'uomo, nel corso dell'interrogatorio dinnanzi al gip Sara Quittino ha raccontato di aver ucciso la moglie al culmine di una lite. “Abbiamo discusso per alcuni minuti - ha detto l'uomo  - e lei mi ha ribadito che se ne sarebbe andata da casa per sempre, accontentandosi di vedere i bambini per un'ora a settimana... In quel momento ho visto un fantasma”.

La donna, secondo la ricostruzione dell'ex pescatore sessantatreenne, dallo scorso mese di agosto si era più volte allontanata dall'abitazione. 

Favara si trova adesso rinchiuso all'interno delle carceri Pietro Cerulli di Trapani.