Castelvetrano: distrugge l'area del Pronto Soccorso, denunciato un giovane

Castelvetrano: distrugge l'area del Pronto Soccorso, denunciato un giovane

E' stato denunciato dai carabinieri per danneggiamento e interruzione di servizio di pubblica utilità il giovane I. G. – queste le sue iniziali – di 29 anni, di Castelvetrano che ieri sera, dopo essere entrato presso l'area di emergenza dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Castelvetrano, con una vistosa ferita sanguinante, è andato in escandescenza aggredendo un medico e mettendo a soqquadro la stanza. L’uomo è stato bloccato dai carabinieri direttamente in pronto soccorso e portato in caserma. Sulla vicenda è intervenuto il presidente del comitato di Castelvetrano della Croce Rossa Italiana Giuseppe Cardinale: “Una vile aggressione, l’ennesima, da parte di un uomo contro uomini e donne che sono lì col solo scopo di aiutare e salvare ogni giorno vite umane con grande professionalità, umanità e spirito di sacrificio”. I volontari della Cri per alcuni mesi hanno collaborato nell’accoglienza dei pazienti in pronto soccorso: “Un gesto così vile non fermerà mai la scelta dì vita di questi uomini ma i danni arrecati alla struttura ed agli strumenti in dotazione per la corretta cura di tutti certamente causeranno delle criticità a danno dell’intera collettività”, promette Cardinale. Parole di condanna anche da parte del presidente dell’Ordine dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Trapani, Vito Barraco. “Nulla può giustificare un atto di violenza - sottolinea -  soprattutto se questa violenza è rivolta contro chi ogni giorno spende la propria vita per tutelare la salute dei cittadini”. “Stiamo vivendo un momento difficile e complesso – ha continuato il presidente Barraco – costantemente sotto attacco di un nemico invisibile e letale, il Covid -19, che vede noi medici perennemente in prima linea. Alla dirigenza medica e al personale sanitario dell’ospedale Vittorio Emanuele II esprimo a nome mio e dell’intero Ordine che rappresento, piena vicinanza e solidarietà”.