L'ex sindaco Fazio condannato a risarcire l'ex presidente Sau Vito Dolce
La Corte d'Appello di Palermo riforma in parte la sentenza del Tribunale di Trapani del 2016
La prima sezione civile della Corte d’Appello di Palermo, riformando parzialmente la sentenza del 2016, emessa dal Tribunale di Trapani, ha condannato l’ex sindaco Girolamo Fazio al risarcimento dei danni morali, liquidati in dieci mila euro, nei confronti dell’ex presidente della Sau, oggi Atm, Vito Dolce, oltre al pagamento delle spese processuali anche per quanto riguarda il Comune di Trapani. A rivolgersi al tribunale civile, l’ex presidente dell’azienda trasporti, dopo la condanna nei confronti dell’ex sindaco, passata in giudicato, per violenza privata. Il procedimento penale scaturì dopo uno strappo interno a Forza Italia. Per sbarazzarsi dell’avvocato Vincenzo Scontrino, all’epoca designato nel Cda dell’Ato Rifiuti, Fazio minacciò la revoca da presidente dell’ex Sau di Vito Dolce, che poco tempo dopo venne realmente sollevato dall’incarico. In seguito alla condanna Vido Dolce aveva intentato una causa civile, chiedendo un risarcimento di 200 mila euro a Fazio e tirando in ballo anche il Comune di Trapani. Nel 2016 però il tribunale di Trapani aveva rigettato tutte le richieste di Dolce che decise di ricorrere all’appello. Oggi, i giudici palermitani, nel riformare parzialmente la sentenza, hanno anche condannato Fazio a “manlevare” il comune di Trapani. Il Tribunale ha infatti accolto la domanda presentata dall’Ente “perchè scrivono i gudici nella sentenza - nell’ipotesi di responsabilità ex art. 2049 c.c., il committente, una volta risarcito il danno al terzo, può agire in regresso nei confronti del proprio funzionario quale unico autore del fatto”.

Redazione
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