Frode su assistenza al Cpr di Bari, coinvolte una cooperativa e un'associazione del trapanese

Frode su assistenza al Cpr di Bari, coinvolte una cooperativa e un'associazione del trapanese

Bufera sul cpr di Bari gestito dalla cooperativa trapanese Badia Grande. La Procura del capoluogo pugliese ha chiuso le indagini su una presunta frode nell'esecuzione delle prestazioni di assistenza e sorveglianza sanitaria degli immigrati all'interno del Centro di permanenza per il rimpatrio. Per gli inquirenti la struttura sarebbe stata “fraudolentemente mantenuta senza assistenza medica per cinque giorni la settimana, con una inadempienza che si estendeva anche alla mancata effettuazione della visita medica di controllo al momento dell’ingresso dei nuovi ospiti e alla fornitura di medicinali e medicamenti”.  Nell'inchiesta è finita anche l'associazione Paceco Soccorso. Agli indagati si contesta anche l'aver causato il rischio di diffusione di malattie infettive. Le indagini della Squadra mobile, coordinate dal pm Michele Ruggiero, hanno accertato irregolarità nell'adempimento del contratto di appalto per la gestione della struttura. 

Gli indagati sono Antonio Manca, presidente della cooperativa Badia Grande, aggiudicataria dell’appalto per la fornitura di beni e servizi relativi al funzionamento del Cpr di Bari; Marianna Bello, direttrice della struttura, Giovanni Cimino, referente dell’Associazione Paceco Soccorso affidataria del servizio di assistenza medica e sanitaria; Antonino Tartamella, medico responsabile del presidio sanitario del Cpr. Le indagini hanno evidenziato che la precarietà dei servizi essenziali erogati dalla cooperativa ha contribuito a creare le condizioni di esasperazione da cui sono scaturiti proteste e incendi all'interno della struttura.

Immediata la replica degli avvocati Vincenzo Lo Re e Donatella Buscaino, legali della cooperativa sociale Badia Grande. “Il capitolato d’appalto è stato rispettato in ogni suo punto e la cooperativa è in grado di darne dimostrazione documentale all’autorità giudiziaria titolare delle indagini”, affermano i due in una nota.