Assistenza agli alunni disabili, da lunedì stop al servizio

Il sindaco Tranchida scrive al presidente Musumeci

Assistenza agli alunni disabili, da lunedì stop al servizio

Ha preso carta e penna il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e ha scritto al presidente della Regione, agli assessorati regionali alla Famiglia e all’Istruzione, al direttore regionale della Pubblica istruzione, al dirigente dell’ufficio Scolastico provinciale e per conoscenza al Prefetto e al Procuratore della Repubblica di Trapani. Oggetto della comunicazione è il servizio di Assistenza Igienico Personale agli alunni disabili gravi che frequentano le scuole ubicate sul territorio comunale di Trapani. O meglio la scadenza del contratto con la cooperativa affidataria del servizio fissata per il 25 febbraio.

Era stata la Garante per la persona disabile del Comune di Trapani, Tiziana Barone, a lanciare l’allarme nei giorni scorsi. “Senza assistenza adeguata – aveva sottolineato la Barone – gli alunni con disabilità grave non potranno andare a scuola lunedì e saranno costretti a rimanere a casa. Il solo personale Ata non può essere sufficiente a supplire la mancanza di personale dedicato e qualificato”.

Di altro tenore e certamente più tecnica invece è la lettera del primo cittadino trapanese che in punta di diritto, dimostra in sostanza, che non è compito del Comune farsi carico del servizio in oggetto, ma piuttosto della Regione.

Scrive Tranchida: “Si porta a conoscenza delle SS.LL che questa Amministrazione Comunale di Trapani ha interessato il Prefetto di Trapani, che con l’occasione si ringrazia per la sinergia attivata e l’attenzione ricevuta, in merito alla problematica relativa al servizio igienico personale in favore degli alunni disabili gravi frequentanti le scuole del territorio di Trapani.

Difatti, per gli effetti del Parere n. 115 del Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA) della Regione Siciliana, espresso l’8 maggio scorso, steso su apposito quesito dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali e concernente la spettanza dell’assistenza igienica degli alunni con disabilità che chiarisce l’esatta portata dell’articolo 22 della Legge Regionale Siciliana 15/04 i n. 103 bambini disabili finora assistiti dal Comune di Trapani in via sussidiaria e sostitutiva delle istituzioni scolastiche, non potranno ricevere più l’assistenza necessaria a garantire il loro diritto alla studio.

In sintesi il parere chiarisce in ordine all’art. 22 della L.R. 15 del 2001 che attribuiva tale compito al personale degli Enti Locali, e afferma chiaramente che “…la competenza ad erogare il servizio di assistenza igienico-personale non sia stata modificata dagli interventi normativi richiamati e permanga pertanto in capo allo Stato per il tramite dell’Amministrazione scolastica.” e pertanto, …anche a seguito della modifica operata con la legge regionale n. 10/2019, l’assetto che attribuisce le competenze non è stato modificato”.

“Nonostante le rassicurazioni della Regione Sicilia – continua ancora la nota del sindaco - ad oggi il Comune di Trapani si trova nell’impossibilità a erogare il servizio con le modalità anzidette in quanto continuerebbe a violare norme di contabilità pubblica seppur per causa nobile e di dovere comune al fine di garantire la tutela del diritto costituzionale allo studio degli alunni disabili scongiurando qualsiasi possibile condizione di disparità”.

“Per cui – conclude il primo cittadino - si chiede alle SS.LL. l’immediata risoluzione della problematica ormai nota e conosciuta ai più e che, da troppo tempo, mortifica il diritto dei disabili e delle loro famiglie”.

Sin qui la nota del sindaco Tranchida di oggi che chiarisce passaggi normativi e competenze. Ed oggi è venerdì. Il problema, però, rimane. Considerando che da lunedì il servizio di Assistenza Igienico Personale agli alunni disabili gravi verrà nuovamente sospeso, come faranno gli stessi studenti ad andare a scuola? Chi si occuperà di loro durante le ore di lezione?

Come faranno le loro famiglie a gestire questa nuova, annunciata, emergenza?