La città unica è possibile: i due gruppi di lavoro si fondono

Ieri incontro fra le parti, lunedì altro step

La città unica è possibile: i due gruppi di lavoro si fondono

"NOI SIAMO PER UNIRE LE FORZE".
Giovanni De Santis e i promotori del gruppo autonomo di cittadini che stanno lavorando all'ipotesi della fusione o della rettifica dei confini fra Trapani ed Erice, hanno deciso di unirsi e lavorare assieme all'obiettivo. 
Ieri pomeriggio i referenti dei due gruppi si sono incontrati e hanno trovato diversi punti di comunione e questo li ha fatti decidere di unire gli sforzi per non disperdere le energie.

"La grande opportunità di raggiungere un obiettivo strategico per il futuro delle nostre comunità ci impone di mettere da parte i protagonismi individuali e di non aspirare a diritti di primogenitura, per fare tutti un passo avanti verso il futuro - ha affermato De Santis - Pertanto, condividendo le linee guida che ispirano l'azione del Comitato "Vogliamo Trapani ed Erice un solo comune" (unificazione dei due comuni e creazione, al loro interno, di autonomie amministrative che tutelino le identità storiche e territoriali delle loro componenti), abbiamo deciso di proporre anche l'unificazione delle nostre rispettive iniziative".

Con quest'iniziativa, vogliono lanciare, dal basso, un segnale di unità alla politica che spesso si divide e divide. Tutti insieme a lavorare per un importante obiettivo comune, in pratica.
Il primo passo propedeutico lo hanno fatto i componenti del gruppo di lavoro avviato proprio da De Santis  sciogliendo l'organo di garanzia che era stato formato pochi giorni fa: "Abbiamo valutato di agire in questa maniera in modo tale da essere già preparati alla fusione con gli Amici di "Vogliamo Trapani ed Erice un solo comune", se essi lo vorranno".

Prossimo step lunedì pomeriggio con una riunione allargata (per quanto possibile nel rispetto delle norme anticovid) per diventare davvero operativi.