Mafia: definitiva la confisca all'imprenditore Farinella vicino ai clan di Trapani, Palermo e Caltanissetta
Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia hanno eseguito questa mattina il decreto definitivo di confisca dei beni, come disposto dalla corte di Cassazione di Caltanisetta, nei confronti dell'imprenditore edile Paolo Farinella di 76 anni, originario di Ganci ma residente a Palermo. Quasi 190 immobili tra Ganci e Caltanissetta, per un totale di 12 milioni di euro. L'uomo è ritenuto dagli investigatori uno degli interlocutori privilegiati dei clan di Trapani, Caltanissetta e Palermo. Farinella nel 2009 era rimasto coinvolto nell'indagine "Flour". In seguito ad alcuni approfondimenti su una serie di operazioni bancarie sospette, gli uomini della Dia di Caltanissetta, sono riusciti a dimostrare la sproporzione tra ibeni a lui riconducibili e i beni dichiarati. Il settantaseienne è cugino del defunto imprenditore Cataldo Farinella, in rapporti con Angelo Siino, il cosiddetto ministro dei lavori pubblici di Cosa Nostra. Tra i beni confiscati anche un terreno, in contrada Mimiani a Caltanissetta, con annessa azienda agraria, dove in passato si recavano per cacciare boss del calibro di Bernardo Provenzano e Giovanni Brusca.
Redazione
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