Trapani, intitolato uno slargo alla memoria del Prefetto Sodano
Stamattina la cerimonia
- Cronaca
- Trapani
- Nicola Baldarotta
- 9 mesi fa 26 feb 2024 Tot.457
La città non dimentica.
Stamattina si è tenuta la cerimonia di intitolazione dello slargo adiacente il Palazzo di Governo, su via XXX Gennaio, all'ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano. L'iniziativa arriva nel decennale dalla scomparsa ed è stata fortemente voluta dal Comune di Trapani, dalla Prefettura, dall'associazione nazionale magistrati e da Libera Trapani in collaborazione con la Calcestruzzi Ericina.
Presenti all'intitolazione, oltre alla signora Maria Sodano ed Andrea Sodano, rispettivamente moglie e figlio dell'ex Prefetto, diverse scolaresche, diverse associazioni cittadine, una folta rappresentanza di Forze dell'ordine e dello Stato e, doverosamente, anche alcuni sindaci oltre a quello di Trapani.
Prima della scopertura della targa è stato Giacomo Messina, presidente e socio fondatore della Calcestruzzi Ericina, a raccontare l'importanza dell'evento in funzione del ripristino della legalità e nel pieno rispetto della memoria di una città che vuole affrancarsi dalla gogna, anche mediatica, della malavita.
Successivamente è stato il Prefetto Daniela Lupo ad intervenire, sottolineando come la figura di Fulvio Sodano sia un fulgido esempio di cosa deve rappresentare un Servitore dello Stato. A seguire c'è stato l'intervento del Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che ha voluto lanciare un messaggio ai giovani. “Questo luogo – ha detto il primo cittadino – deve rappresentare un simbolo per la rinascita. Non è un caso che sia stato scelto lo slargo vicino ad un luogo di ritrovo dei giovani, la sera, e cioè proprio a ridosso del Palazzo della Prefettura e davanti alla Questura e al Comune di Trapani”.
La mattinata è poi proseguita con un convegno-dibattito nella sala Perrera sul tema “L’amministrazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata” e sul fenomeno mafioso dopo Matteo Messina Denaro.
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.