Detenuto affetto da problemi psichici distrugge stanza al Sant'Antonio Abate

La Uilpa: "Al carcere di Trapani non è garantita l'assistenza sanitaria h24"

Detenuto affetto da problemi psichici distrugge stanza al Sant'Antonio Abate

Attimi di panico, all'albas di ieri, all'ospedale Sant'Antonio Abate. Un detenuto, affetto da gravi problemi psichici e sottoposto a TSO andato in escandescenza ha seminato il panico tra medici e infermieri, distruggendo una delle stanze del reparto detentivo del nosocomio trapanese. 

La notizia è stata diffusa dalla Uilpa Polizia Penitenziaria. "Non riusciamo a capire - dice Gioacchino Veneziano, segretario regionale del sindacato  - come possa essere
accaduto tutto ciò.  Che ci faceva un soggetto detenuto con TSO in una stanza di degenza dove vengono rinchiusi detenuti comuni,  in un una zona dell'ospedale dove vengono ricoverati pazienti che hanno bisogno di stare riparati da schiamazzi?”

"Chiederemo all'assessore Volo – prosegue il sindacalista -  come mai al carcere di Trapani con oltre cinquecento detenuti pare non venga garantita l'assistenza medica h24. che costringe gli agenti della Penitenziaria a chiamare il 118, quindi con ricoveri esterni facili, con i rischi per l'incolumità pubblica e la sicurezza degli stessi poliziotti”. 

“Spiace – conclude Veneziano - costatare senza ombra di smentita l'assenza di concreti interventi da parte del Ministro Nordio e del Capo del Dap, dopo quasi otto mesi di rombanti promesse di massima attenzione verso la Polizia Penitenziaria".