La nave-quarantena in rada a Trapani con a bordo circa 700 migranti
Disposta ordinanza per il divieto di sbarco
- Cronaca
- Trapani
- Nicola Baldarotta
- 4 anni fa 9 ago 2020 Tot.359
E' in rada, al largo di Trapani, da stamattina, la nave-quarantena che contiene, al momento, circa 700 migranti che sono tenuti in osservazione per rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19.
A dare il via libero al trasferito dell'imbarcazione a Trapani è stato il dipartimento Libertà civili del Ministero dell'Interno.
La nave resterà in rada fino a domattina, sarà autorizzata ad entrare nel porto del capoluogo per le sole esigenze di carico aqua e viveri e per lo smaltimento dei rifiuti. Poi tornerà in rada.
Il Prefetto di Trapani, dottor Ricciardi, e il sindaco Tranchida sono in Capitaneria per accertarsi della situazione. Il sindaco di Trapani, intanto, di concerto con la Prefettura, ha emanato una ordinanza con la quale viene imposto il divieto di sbarcare a tutti gli ospiti presenti sulla nave che arriva da Lampeusa dove sono stati prelevati i migranti. Considerato che i primi sono stati imbarcati intorno al 4-5 agosto, i primi a terminare ufficialmente la quarantena potranno essere sbarcati intorno al giorno 18. Gli altri, eventualmente, dopo. Ci sono decisioni da prendere in relazione alle etnie, però: a bordo, infatti, ci sarebbero tunisini che non sono richiedenti asilo e una minore percentuale di subsahariani che hanno chiesto protezione internazionale e dovranno essere inseriti nei centri di accoglienza straordinaria. Pare che si stia valutando la possibilità che gli aventi diritto possano essere allocati nei padiglioni di Vigna Verde, a Milo. Su questo si sta ancora ragionando e il sindaco sta valutando tutte le possibilità. Intanto ha emesso, ripetiamo, apposita ordinanza con la quale viene vietato lo sbarco a terra.
"Al momento la situazione è sotto controllo sia a terra che a bordo e speriamo rimanga tale - ci ha dichiarato il Prefetto Ricciardi - siamo pronti sotto il profilo tecnico e sanitario. Speriamo che non ci siano evenienze critiche".
Nicola Baldarotta
Inizia a calpestare gli studi televisi e le redazioni dei giornali nell'oramai lontano 1991. Più che un giornalista d'assalto lui ama definirsi un "giornalista col buon senso". Anche estetico.