Trapani, morto l'avvocato Gaspare Greco Grimaudo
I funerali domani alle 10,30 nella chiesa di San Pietro
Si è spento stamani l’avvocato e giornalista trapanese Gaspare “Rino” Greco Grimaudo, a causa di un male che negli ultimi tempi l’aveva costretto a letto. Avrebbe compiuto 88 anni tra pochi giorni, perché era nato il 12 agosto del 1932, e dal 1965 era iscritto all’albo degli avvocati del Foro di Trapani. Si era specializzato in Diritto Civile e Amministrativo, divenendo cassazionista nel 1987.
In oltre 50 anni di professione forense, suggellati dalla “Toga d’oro” che gli era stata conferita due anni fa, Rino Greco Grimaudo era stato avvocato fiduciario e consulente giuridico di numerosi enti pubblici (Comune di Trapani, Istituto autonomo case popolari di Trapani, Azienda di soggiorno e turismo di Erice), ma anche di un’organizzazione sindacale come la Cisl. Dal 1993 al 1998 aveva anche ricoperto l’incarico di vice presidente della sezione di Trapani del Co.Re.Co. (Comitato Regionale di Controllo).
Ma ancor prima dell’abilitazione all’avvocatura, aveva abbracciato il giornalismo, iniziando giovanissimo la sua attività di pubblicista; tanto che le sue prime collaborazioni risalgono al 1943, prima con il quotidiano “Sicilia del Popolo” e la rivista “Sala d’Ercole”, poi con il “Corriere Trapanese” diretto dall’avvocato Willy Sandoz. Condirettore nel 1954 del foglio satirico “Il Papello”, l’anno seguente diede vita al settimanale “Nuovo corriere trapanese”, del quale fu prima condirettore e poi direttore, dal 1955 al 1959.
Va ricordato che il “Corriere Trapanese”, nato nei primi del Novecento e soppresso durante il Fascismo, tornò in edicola nel primo dopoguerra con la stessa denominazione; era la testata di riferimento dei monarchici trapanesi, e anche il quotidiano locale più diffuso prima della nascita del “Trapani Sera” nel 1948. Ma nel 1955, il Corriere Trapanese aveva cessato le pubblicazioni da un paio di anni, quando Rino Greco e l’amico Tonio Bruno cercarono di sfruttarne il successo, registrando a loro nome l’intestazione “Nuovo Corriere Trapanese” e creando un giornale assai diverso dal precedente, distante dall’ideologia monarchica e a tratti quasi sovversivo. Negli anni che seguirono quell’avventura giornalistica, Gaspare Greco Grimaudo collaborò saltuariamente con varie testate e riviste scientifiche, perché più attivo ed impegnato nella professione forense, ma restò iscritto all’Albo dei pubblicisti superando il traguardo del sessantesimo anno di iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Da pubblicista partecipò anche a numerose edizioni del Rally dei giornalisti, aggiudicandosi nel 1956, al’età di 24 anni, la coppa del Presidente della Regione quale più giovane giornalista partecipante.
Grande amico del giudice Giangiacomo Ciaccio Montalto, con il quale aveva condiviso una passione per la vela fino agli ultimi giorni di vita del magistrato, era spesso incline allo scherzo e sempre pronto a battute di spirito. Ma tanto buon umore si era affievolito quattro anni fa, a causa della prematura dipartita della figlia, Marcella Greco, anche lei avvocato.
“Ricordo l’avvocato Greco Grimaudo: era un galantuomo, non esistono più queste figure” è stato il primo commento dell’avvocato Vincenzo Scontrino, attuale presidente dell’Iacp di Trapani, esprimendo il proprio cordoglio. E anche Gianfranco Criscenti, tra i decani del giornalismo trapanese, dispiaciuto per il lutto, ricorda che Rino Greco “era una persona perbene e discreta”. "Ciao zio mio!" sono le sole parole che può ancora aggiungere il redattore di questo articolo.
I funerali saranno celebrati domani, a partire dalle 10,30, nella chiesa di San Pietro, nel centro storico di Trapani.