Trapani, denunciati in 103 per un rave party a Locogrande

Nel corso di controlli dei Carabinieri che hanno portato anche a 4 arresti

Trapani, denunciati in 103 per un rave party a Locogrande

Con l’accusa di invasione di terreni, sono stati denunciati 103 partecipanti ad un rave party non autorizzato, scoperto nella campagna trapanese con l'intervento congiunto di Carabinieri e Polizia.

Il raduno era in corso in una cava dismessa della frazione di Locogrande, quando i Carabinieri della Compagnia di Trapani, con il supporto del 12° Reggimento “Sicilia” di Palermo e del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Palermo, hanno cinturato la zona e proceduto all'identificazione di tutti i presenti, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, provenienti da diverse regioni italiane.

L'episodio è avvenuto la sera di domenica scorsa, ma è stato reso noto oggi dai Carabinieri di Trapani, insieme ai risultati di altri controlli eseguiti in città nei giorni scorsi.

Le attività operative hanno portato a quattro arresti per reati e motivi diversi.

Due trapanesi con precedenti di polizia, in particolare, sono stati sorpresi nella flagranza del reato di detenzione di sostanze stupefacenti tra marijuana, crack e cocaina, dai Carabinieri delle Stazioni di Trapani-Borgo Annunziata ed Erice, con l’ausilio di personale del Nucleo Cinofili di Palermo, nel corso di un servizio straordinario di controllo del territorio.

Si tratta di Vincenzo Ferrante e Giuseppe Rinaudo, rispettivamente di 34 e 30 anni; il primo è stato trovato in possesso di circa 14 grammi di marijuana e tre bilancini elettronici; il secondo, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato scoperto con 10,33 grammi di crack suddiviso in 18 dosi, mezzo grammo di cocaina e un grammo di marijuana. I due arresti sono stati convalidati ieri dall'autorità giudiziaria che ha infine disposto l’obbligo di dimora per Ferrante e gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico per Rinaudo.

Nel corso dell'attività, inoltre, su ordine della magistratura, sono stati arrestati per il reato di furto aggravato altri due trapanesi con precedenti di polizia: il quarantenne Agostino Piacentino, che deve espiare la pena di un anno e 4 mesi di reclusione ai domiciliari, e Pietro Lipari, di 37 anni, in esecuzione di una ordinanza emessa dal Tribunale di Trapani che sostituisce la misura cautelare dell’obbligo di dimora con quella degli arresti domiciliari.