Si è riunito di nuovo ieri in Prefettura il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica. Hanno partecipato anche tutti i sindaci della provnicia, alcuni in presenza, altri da remoto – al fine di definire, di comune intesa, disposizioni uniformi per regolamentare la “movida”.
L'obiettivo è quello di contemperare, da un lato, la legittima volontà dei giovani al divertimento e il diritto dei pubblici esercenti di rilanciare la propria attività dopo un lungo periodo di restrizioni, dall’altro di garantire le insopprimibili esigenze di quiete pubblica dei residenti rivendicate legittimamente e, pertanto, la fondamentale necessità di assicurare, a beneficio di tutti, una cornice di legalità, di sicurezza e, non ultimo, di rispetto del territorio.
I sindaci della provincia hanno condiviso con la prefetta e i vertici delle Forze dell'Ordine uno schema di ordinanza che prevede regole omogenee da adottare in tutto il territorio, al fine di garantire, in primo luogo, la sicurezza pubblica nelle occasioni di aggregazione a garanzia soprattutto delle fasce più giovani della popolazione che sono il principale motore della vita notturna.
L'esigenza di coniugare il diritto al divertimento e la ripresa delle attività commerciali dei locali di intrattenimento con il diritto alla quiete e al riposo è fortemente avvertita soprattutto nel periodo estivo.
Sono stati esaminati vari profili, concernenti il divieto di vendita e asporto di bevande alcoliche oltre certi orari in contenitori di vetro e non, ovvero i limiti di orario per le emissioni sonore cercando di privilegiare un'esigenza di uniformità dei vari provvedimenti e di unitarietà delle misure da adottare, al fine di evitare che i giovani siano invogliati a spostarsi da un luogo all'altro della provincia alla ricerca di orari prolungati di svago con gravi rischi per la loro sicurezza e incolumità.
Al fine di assicurare l'attuazione delle ordinanze che i Sindaci adotteranno, saranno programmati mirati servizi di controllo a cura delle polizie municipali, nonché servizi interforze predisposti con apposita ordinanza del Questore di Trapani.

Redazione
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