Carcere di Trapani, scatta la protesta dei sindacati

Dall'1 luglio gli agenti di Polizia penitenziaria si asterranno dall'utilizzo del servizio di mensa

Carcere di Trapani, scatta la protesta dei sindacati

Si preannuncia un’estate calda per i lavoratori della Polizia Penitenziaria di Trapani. Dal primo luglio infatti, scatta la protesta annunciata dalle sigle sindacali Sappe, Osapp, Uilpa PolPen, Uspp, Fns Cisl, e Cnpp. Venerdì prossimo gli agenti di Polizia si asterranno dall’utilizzo del servizio di mensa a tempo indeterminato e se “non arriveranno rinforzi e la gestione del carcere non cambierà - annunciano i sindacati con una nota congiunta, - attueremo forme di protesta più eclatanti”.

I sindacati di Polizia penitenziaria chiedono intanto “l’invio del gruppo operativo mobile perché – scrivono -la situazione gestionale e della sicurezza è completamente allo sbando”.

Chiedono tra l’altro “il cambio di tutti gli ordini di servizio poiché gli attuali sono inapplicabili” visto che “in caso di eventi critici la responsabilità ricade sui singoli operatori di polizia penitenziaria e l’invio di almeno altre 40 unità a supporto del quadro permanente”.

La decisione della protesta nasce dalla “presa d’atto che nonostante l’incontro dello scorso 8 Giugno con il Provveditore Regionale Cinzia Calandrino, unitamente al Direttore del carcere di Trapani Fabio Prestopino e al Comandante Astarita Cristian con i loro impegni assunti la situazione non è cambiata anzi è peggiorata”.

I sindacati chiedono inoltre “una commissione d’indagine composta da rappresentanti dell’amministrazione regionale unitamente al sindacato per accertare le responsabilità di una gestione del servizio del personale autoritaria, patronale e fallimentare”.

Cominciano ad affiorare – conclude la nota dei sindacati – comportamenti persecutori nei confronti di dirigenti sindacali” e per questo chiedono infine “il rispetto delle regole democratiche”.