Trapani: chiesta condanna per una sindacalista
Il processo è scaturito dall'operazione "a shot of money" della Guardia di Finanza
Quattro anni di reclusione. E' la richiesta del pubblico ministero Francesca Urbani, nei confronti della sindacalista Nunzia Bivona, imputata nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "A shot of money", messa a segno dalla Guardia di Finanza. Un'inchiesta relativa ad una serie di estorsioni in busta paga che, secondo l'accusa, sarebbero state commesse fino all'inizio del 2019, ai danni di diversi dipententi del Conad di Trapani quando era gestito dalla società "L'Arcipelago". Secondo l'accusa, le "creste" sulle buste paga sarebbero state commesse con la complicità di due sindacalisti. Oltre a Bivona, che ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato, è coinvolto il cinquantatreennne Antonio Bignardelli di San Vito Lo Capo che è già stato rinviato a giudizio dal gup di Trapani insieme a Gianluca Amato, di 48 anni e Salvatore Carini, di quarantadue, entrambi di Carini e rispettivamente presidente del Cda e delegato de "L'Arcipelago", il quarantasettenne catanese Massimo Leonardi e la trentanovenne palermitana Romina Fiore. Per tutti l'accusa è di concorso in estorsione. La sentenza potrebbe arrivare il prossimo ventidue febbraio.
Redazione
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