Processo «Aegades»: chiesto il rinvio a giudizio per diciotto indagati
Diciotto richieste di rinvio a giudizio e un non luogo a procedere. Sono queste le richieste del pubblico ministero Roberta Nodari, nell'ambito del processo scaturito dall'operazione "Aegades", messa a segno nel luglio del 2020, che portò all'arresto dell'allora sindaco Giuseppe Pagoto, l'ex comandante della Polizia Municipale, Filippo Oliveri, e l’ex vice sindaco Vincenzo Bevilacqua.
Tutti gli imputati sono accusati a vario titolo di corruzione, peculato, falso ideologico in atti pubblici, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione elettorale, abuso d’ufficio, smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Nell'inchiesta finì anche l’ex direttore dell'Area marina protetta delle Egadi, Stefano Donati. Per gli inquirenti anche lui avrebbe stretto un "patto corruttivo" con l'ex primo cittadino Pagoto.
Il processo è stato chiesto anche per l’ex assessore Giovanni Sammartano, per Giovanni Febbraio, dipendente comunale, Gaetano Surano, dipendente Eas, Alessandro Agate, Giuseppe Alcamo, Pasquale Baiata, Francesco Campo, Libero Giuseppe Carbone, Giuseppe Giacalone, Francesco Lombardo, Giuseppe Noto, Giovanna Sercia, Nicolò Ponzè, Stefania Ponzè e Salvatore Campagna. I due Ponzè hanno chiesto il patteggiamento. Altri tre, invece, l’abbreviato.
Il non luogo a procedere è stato chiesto per l'ex sindaco delle Egadi, Gaspare Ernandez, che secondo l’ accusa iniziale aveva ottenuto, con minacce rivolte al sindaco Pagoto, l’elezione della figlia a presidente della commissione consiliare di controllo sull’Area Marina Protetta.
Redazione
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