Convalidato l'arresto di Giovanni Luppino, faceva da autista al boss
L'uomo in aula si è difeso: "non sapevo fosse Matteo Messina Denaro"
"Non sapevo che fosse Matteo Messina Denaro, solo un pazzo avrebbe potuto accompagnarlo sapendo che si trattava del boss".
Si è difeso così Giovanni Luppino, l'autista del super latitante arrestato lunedì scorso a Palermo mentre accompagnava il boss alla clinica la Maddalena.
Lo ha detto il suo difensore, l'avvocato Giuseppe Ferro, al termine dell'udienza di convalida davanti al Gip che si è svolta nel carcere Pagliarelli.
Il gip, Fabio Pilato, ha convalidato l'arresto in flagranza e si è riservato di decidere sulla richiesta di custodia cautelare in carcere. Luppino è accusato di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento aggravati dal metodo mafioso.
Il cinquantanovenne, incensurato, commerciante di olive, ha sostenuto di non conoscere Messina Denaro, che gli era stato presentato come cognato di Andrea Bonafede, e di averlo accompagnato perché doveva sottoporsi alla chemioterapia.
Redazione
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