Naufragio al largo di Valderice nel 2017: assoluzione per Vincenzo Battaglia

Nell'incidente perse la vita Domenico Maniaci di 40 anni

Naufragio al largo di Valderice nel 2017: assoluzione per Vincenzo Battaglia

Era accusato di naufragio e omicidio colposo. Per Vincenzo Battaglia, assistito dagli avvocati Giuseppe Adragna e Alfredo Galasso,  dopo ben cinque anni, è arrivata l’assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.

La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico presso il Tribunale di Trapani, Chiara Badalucco. I fatti risalgono al febbraio del 2017. Battaglia era uscito in mare con un'imbarcazione di sua proprietà, assieme a due amici, Domenico Maniaci e Raffaele Morana, per una battuta di pesca.

Di ritorno verso il porto di San Vito Lo Capo, però, nel tratto di mare tra Valderice e Custonaci, verosimilmente a causa delle cattive condizioni meteo, il natante in vetroresina cominciò ad imbarcare acqua, affondando parzialmente. Nell’incidente perse la vita Domanico Maniaci, all’epoca quarantenne.

Dopo ben tre ore in acqua l’uomo morì per annegamento.  Morana e Battaglia riuscirono invece a salvarsi restando aggrappati per tutta la notte al relitto. Fu lo stesso Battaglia a trovare il coraggio di dirigersi a nuoto fino alla riva ed allertare i soccorsi.

Le indagini, svolte dai militari della Guardia Costiera portarono alle accuse nei confronti di Battaglia che, secondo gli inquirenti “non avrebbe preso le precauzioni necessarie e non avrebbe valutato i rischi legati alle cattive condizioni metereologiche”.

Nel corso del dibattimento è invece emerso come quando l’imbarcazione lasciò il porto di San Vito Lo Capo, le condizioni meteo non erano affatto proibitive.  Solo in tarda serata si alzò una forte brezza marina che fece improvvisamente increspare il mare formando un moto ondoso che provocò il capovolgimento del natante. Insomma si trattò di una tragica fatalità.