Scrigno: concluso con quindici condanne e due assoluzioni il processo di appello
Si è concluso con quindici condanne e due assoluzioni il processo di appello per gli imputati coinvolti nell’operazione denominata “Scrigno” che avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Il processo per gli indagati che avevano scelto il rito ordinario è ancora in corso dinnanzi al tribunale di Trapani. La Corte di Appello di Palermo, accogliendo parzialmente le richieste del procuratore generale, il pg Carlo Marzella, ha condannato a dodici anni il pacecoto Carmelo Salerno, che era stato assolto in primo grado. Pene pesantissime anche per i figli del boss trapanese Vincenzo Virga. Diciannove anni e quattro mesi per Pietro Virga (in primo grado otto anni), sedici anni per il fratello Francesco (otto anni in primo grado). Aumentata la pena per l’ex consigliere del Psi Franco Orlando condannato a dodici anni. In primo grado era stato condannato a cinque anni e quattro mesi. Pena aumentata anche per Michele Martines, condannato a tredici anni e quattro mesi (in primo grado cinque anni e quattro mesi). Un anno e sei mesi per Francesco Salvatore Russo, che in primo grado era stato condannato a quattro anni. Ridimensionato il capo di imputazione per Jacob Stelica, condannato ad un anno. Per lui il pg aveva chiesto l’assoluzione. Per Russo e Stelica il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena e la revoca delle misure cautelari. Confermate le pene di primo grado per Vincenzo Ferrara, tre anni e quattro mesi, Francesco Peralta, otto anni e quattro mesi, Giuseppe Piccione, otto anni, Pietro Cusenza, otto anni, Mario Letizia, otto anni e quattro mesi e Leonardo Russo, tre anni, Michele Alcamo, tre anni e Antonino D’Aguanno, tre anni e quattro mesi. Confermata l’assoluzione per Francesco Todaro e Tommasa Di Genova.
Redazione
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