Dalla Regione 3 milioni di euro per il servizio igienico sanitario degli alunni disabili. L'avvocato Barone: "Non basta"
Dal bilancio 2021, la Regione Siciliana si dota di un capitolo ad hoc per i servizi di assistenza igienico sanitaria agli studenti disabili. Questi si aggiungono ai servizi legati alla comunicazione e alla didattica. Per il 2021, la dotazione finanziaria è di 3 milioni di euro. Questo il risultato del voto di ieri in Commissione Bilancio dell'assemblea regionale che sta discutendo il documento finanziario per il 2021.
"Un risultato importantissimo - afferma Marianna Caronia, che della norma è stata promotrice - che finalmente renderà possibile dare continuità ad un servizio essenziale per la garanzia del diritto allo studio per centinaia di studenti siciliani."
Caronia annuncia anche che ora la battaglia per i diritti degli studenti disabili si sposta sul piano nazionale, "perché - spiega - sia riconosciuto questo tipo di servizi come parte integranti delle funzioni e dei compiti della scuola e non come una opzione accessoria. Gli assistenti sono infatti indispensabili per gli studenti, al pari dei docenti e dell'altro personale."
Non esulta, invece, il garante per la persona disabile del Comune di Trapani, Tiziana Barone che dichiara: “Apprendo dell’approvazione alla II commissione Bilancio della Regione Sicilia dello stanziamento di un fondo di tre milioni di euro per il servizio igienico sanitario per gli alunni disabili della scuola superiore. Tale notizia – spiega l’avvocato Barone - seppur positiva non è da considerarsi soddisfacente. Innanzitutto perché nonostante la normativa preveda che l’assistenza di base sia a carico delle scuole, per il tramite dei collaboratori Ata formati, molti istituti scolastici non hanno ancora provveduto lasciando gli alunni senza assistenza. Inoltre, il servizio di base andrebbe integrato con un’assistenza di personale specializzato per gli alunni affetti da disabilità fisiche e mentali la cui assistenza igienico personale non può essere adempiuta dagli Ata. Ritengo, dunque, che il governo nazionale e regionale debbano intervenire a livello normativo per il riconoscimento di entrambe le forme di assistenza che possano comunque diventare definitivamente servizi ‘continuativi’, tali da non ledere il diritto allo studio, alla salute e all’assistenza degli alunni disabili. Infine, - chiosa la Barone – è intollerabile che ancora oggi le famiglie siano lasciate da sole e che per garantire idonea assistenza ai propri figli debbano sostituirsi allo stato/regione/scuola che apparentemente attenti alla disabilità con grandi proclami di fatto sono indifferenti alle loro fragilità particolari”.