Le assistenti igienico sanitarie di Trapani scrivono alla Prefetta

Le assistenti igienico sanitarie di Trapani scrivono alla Prefetta

Chiusura dell'anno amara per quaranta donne, assistenti igienico sanitarie, che hanno perso il lavoro dopo l'interruzione del servizio che svolgevano nelle scuole. Tutte hanno deciso di rivolgersi alla Prefetta di Trapani, Filippina Cucuzza, con una lettera aperta.  

Di seguito la nota completa:

"Illustre Signora Prefetto, 
le scriviamo da “Donne a Donna”. Siamo circa quaranta Assistenti Igienico personali, da 10 mesi, ci hanno brutalmente  separato dai nostri “ragazzi disabili gravi e gravissimi” che frequentano le scuole di ogni ordine e grado di Trapani. In questi lunghi mesi, come lei ben sa, questa vicenda ha assunto contorni anche drammatici, da parte del comune di Trapani (ente preposto alla risoluzione dei problemi ed ente a tutela del cittadino) abbiamo ottenuto un assurda noncuranza e soprattutto scarso rispetto per tutte le parti lese. Da tempo siamo state private di quel modesto stipendio che, per molte di noi, rappresentava una fonte di reddito in famiglia. La situazione è ancora più grave se si considera che non usufruiamo neanche di ammortizzatori sociali.  La ringraziamo per l’impegno profuso e siamo certi che lei al più presto metterà a sedere gli attori coinvolti in questa vertenza, per poter trovare una soluzione.  Sig. Prefetto lei è una donna coraggiosa che crede fermamente in quello che fa. Anche noi lo siamo, e amiamo profondamente il nostro lavoro.  Per questo motivo bramiamo e cerchiamo con tenacia di poter presto riabbracciare i nostri amati bambini e tornare ad una vita dignitosa. Sarebbe bello se uno sparuto gruppo di noi potesse incontrarla personalmente e poter condividere con lei tutte le emozioni, frustrazioni, ma anche le speranze.  Per il nuovo anno le auguriamo di cuore che lei possa essere la voce di quanti, come noi abitanti di questa bistrattata città, credono ancora fermamente nei valori, nei principi e nelle istituzioni"