L'odissea dei passeggeri bloccati domenica all'aeroporto di Pantelleria

L'odissea dei passeggeri bloccati domenica all'aeroporto di Pantelleria

L'incendio divampato domenica scorsa in contrada Mugna a Pantelleria ha provocato disagi anche all'aeroporto dell'Isola, chiuso per ore per ragioni di sicurezza. Il rientro si è così trasformato in un incubo per i 60 passeggeri in partenza per Trapani, fra cui tante famiglie con bambini, in attesa del volo Fly Dat proveniente da Catania. Tutti i passeggeri sono rimasti bloccati all'interno dell'aeroporto per ore. Tra di loro un medico palermitano, Sandro Billeci, in vacanza sull'isola con la moglie. "Eravamo in attesa del volo in partenza per Trapani alle 18,30 - racconta - quando ci è stato comunicato il primo ritardo a causa dell'incendio. Siamo rimasti senza ricevere notizie fino alle 21,30 quando la compagnia ci ha fornito dei vaucher da consumare al bar. Ovviamente le scorte non sono bastate per tutti, io e mia moglie ci siamo accontentati di un gelato". Ad aggravare la situazione anche i problemi legati alle telecomunicazioni e i collegamenti ad internet che da una settimana affliggono l'isola, a causa della rottura di un cavo sottomarino. Solo la Tim funziona al momento. "Siamo rimasti in attesa di notizie fino all'1,30 di notte  - prosegue Billeci - alla fine ci è stato comunicato che il volo era stato cancellato". A risolvere la situazione i carabinieri dell'isola che si sono mobilitati per trovare dei posti letto per i 60 passeggeri. "Diaciamo grazie - conclude il medico palermitano - al comandante della caserma di Pantelleria che si è subito attivato per trovare i posti letto. Gli stessi carabinieri hanno fatto da taxi, aiutati dal responsabile dell'Enac locale per trasportare tutte le persone bloccate all'interno dello scalo. Io e mia moglie siamo riusciti a lasciare l'aeroporto alle 4 del mattino e siamo stati ospitati all'interno dellla caserma dell'aeronautica". Solo ieri i passeggeri hanno potuto lasciare l'isola, dirottati sui vari voli già programmati.