A fuoco 40 ulivi secolari in un terreno che insiste nella frazione di Palma, in via Marausa. Un appezzamento di un ettaro e mezzo di proprietà delle eredi di Enzo Lombardo: le sorelle Elena, Emma ed Erica. Una proprietà tramandata da generazioni, ulivi di cento, centodieci, centoventi anni, quasi monumentali. Solo una piccola parte del terreno è dedicata a seminativo ma da anni non viene coltivata. Il rogo è certamente di origine dolosa, un vero e proprio attentato. Dalle prime verifiche infatti è sono stati rinvenuti diversi focolai accesi sotto ogni pianta. L’allarme è stato dato da un vicino proprietario di un allevamento che si affaccia sul terreno che ha avvertito le sorelle Lombardo lunedì scorso, anche se gli incendi, risalgono alla precedente domenica. Infatti l’allevatore poco dopo mezzogiorno di domenica ha chiamato una prima volta i vigili del fuoco. Poi di nuovo verso sera li ha dovuti richiamare segnalando che il fuoco era ripartito. Sono stati gli stessi proprietari del terreno a spegnere definitivamente gli ultimi tizzoni accesi attraverso una autobotte privata. I danni, considerando il valore di ogni singola pianta bruciata sono ben superiore ai 100mila euro, anche se solo una stima agronomica potrà dare l’esatta misura di quanto le fiamme hanno distrutto. Le sorelle Lombardo hanno presentato denuncia ai carabinieri di Paceco.
Incendiati ulivi secolari
A fuoco 40 ulivi secolari in un terreno che insiste nella frazione di Palma, in via Marausa. Un appezzamento di un ettaro e mezzo di proprietà delle eredi di Enzo Lombardo: le sorelle Elena, Emma ed Erica. Una proprietà tramandata da generazioni, ulivi di cento, centodieci, centoventi anni, quasi monumentali. Solo una piccola parte del terreno è dedicata a seminativo ma da anni non viene coltivata. Il rogo è certamente di origine dolosa, un vero e proprio attentato. Dalle prime verifiche infatti è sono stati rinvenuti diversi focolai accesi sotto ogni pianta. L’allarme è stato dato da un vicino proprietario di un allevamento che si affaccia sul terreno che ha avvertito le sorelle Lombardo lunedì scorso, anche se gli incendi, risalgono alla precedente domenica. Infatti l’allevatore poco dopo mezzogiorno di domenica ha chiamato una prima volta i vigili del fuoco. Poi di nuovo verso sera li ha dovuti richiamare segnalando che il fuoco era ripartito. Sono stati gli stessi proprietari del terreno a spegnere definitivamente gli ultimi tizzoni accesi attraverso una autobotte privata. I danni, considerando il valore di ogni singola pianta bruciata sono ben superiore ai 100mila euro, anche se solo una stima agronomica potrà dare l’esatta misura di quanto le fiamme hanno distrutto. Le sorelle Lombardo hanno presentato denuncia ai carabinieri di Paceco.