Mazara del Vallo: controlli dei carabinieri forestali, due denunce e un'area sequestrata

Mazara del Vallo: controlli dei carabinieri forestali, due denunce e un'area sequestrata

I Carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo – Distaccamento CITES di Trapani, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio orientato al contrasto dei reati a danno della avifauna selvatica, hanno denunciato due persone e posto sotto sequestro un’area di circa quattro ettari.

In particolare, i militari avevano constatato la presenza di alcuni mezzi pesanti intenti a spianare e spietrare un appezzamento di terreno ricadente in località Busalotto/Borgata Costiera del Comune di Mazara del Vallo. I successivi accertamenti incrociati basati sulla cartografia del Ministero dell’Ambiente e dei dati presenti nell’Ufficio Tecnico comunale, hanno fatto emergere che sia il terreno oggetto di lavori di riqualificazione agricola che quelli attigui erano soggetti a protezione in quanto “Zona Speciale di Conservazione” denominata “Sciare di Marsala” inserita nell’elenco europeo di aree protette “Natura 2000”.

Date le speciali tutele cui è sottoposta tale tipologia di siti paesaggistici, la ditta di movimentazione terra che eseguiva i lavori avrebbe dovuto essere in possesso della “valutazione di Incidenza Ambientale” di cui, invece, era sprovvista. L’azione delle ruspe, infatti, asportando tutto il soprassuolo composto da vari generi di vegetali e pietre, ha distrutto l’habitat occupato da specie di avifauna selvatica a rischio di estinzione tra cui la specie particolarmente protetta chiamata Melanocorypha calandra, un piccolo volatile che nidifica in aree steppose.

Alla luce delle violazioni di natura ambientale ravvisate durante l’intervento, i Carabinieri Forestali del CITES hanno denunciato il legale responsabile e un operaio della ditta di movimentazione terra per i reati di distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto ed esecuzione di lavori su beni paesaggistici in assenza della prescritta autorizzazione. Nello stesso contesto operativo, i militari operanti hanno sottoposto a sequestro penale preventivo l’area interessata e i mezzi meccanici utilizzati per i lavori di qualificazione.