Non solo prodotti ortofrutticoli erano in vendita nell’esercizio commerciale gestito dal mazarese I. A., in una zona centrale di Mazara del Vallo. Lo avrebbero accertato gli agenti del locale Commissariato di Polizia, tenendo sotto osservazione per alcuni giorni il negozio di frutta e la clientela che entrava ed usciva dopo pochi minuti dal locale.

Il fruttivendolo è stato infine arrestato, nella flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente, perché nel retrobottega sono stati trovati circa trenta grammi di cocaina.

La Squadra Pegaso della Sezione Investigativa ha fatto irruzione nel negozio, nel pomeriggio di giovedì scorso, «non appena avuta la certezza – raccontano gli investigatori – che nel locale si stessero svolgendo traffici illeciti, e nel retrobottega, al riparo da sguardi indiscreti, è stata scoperta una busta contenente 30 grammi di cocaina, parte in pietra e parte in polvere, pronta per essere tagliata e rivenduta».

Gli agenti hanno proceduto al sequestro dello stupefacente e di circa 1.500 euro in contanti, e stimano che «l’arrestato avrebbe ricavato, dalla vendita della droga accuratamente tagliata e suddivisa in dosi, una somma approssimativa di 8.000 euro».

Il fruttivendolo, che ha precedenti specifici, dopo la redazione degli atti di polizia giudiziaria negli uffici del Commissariato e l’analisi della sostanza sequestrata, è stato condotto nella propria abitazione, agli arresti domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La misura cautelare dei domiciliari è stata confermata oggi, al Palazzo di Giustizia di Marsala, dal giudice che ha convalidato l’arresto.