Uccise la moglie: condannato a ventiquattro anni Vincenzo Frasillo

Uccise la moglie: condannato a ventiquattro anni Vincenzo Frasillo

Uccise la moglie, Rosalia Garofalo, di cinquantaquattro anni. Vincenzo Frasillo è stato condannato dalla Corte d'Assise di Trapani, presieduta da Daniela Troja, a ventiquattro anni e sei mesi di reclusione. 

I fatti risalgono al gennaio del 2020. Rosalia Garofalo, da tempo vittima delle violenze dell'uomo, morì in seguito ad un pestaggio, dopo tre giorni di agonia. 

La donna venne ritrovata dagli agenti di Polizia, chiamati proprio dall'uomo, nella camera da letto della villetta in via Calipso, dove i due vivevano . Sul corpo, i segni evidenti delle botte ricevute. Una violenza inaudita, poi la morte, lenta, senza aver ricevuto assistenza o cure. 

Rosalia che da un paio d'anni si muoveva e parlava a fatica in seguito ad un'ischemia,  mesi prima di essere barbaramente ammazzata, aveva anche trovato il coraggio di denunciare quell'uomo violento, poi, però, era tornata sui suoi passi, nonostante l'aiuto dei servizi sociali e del suo legale.  Per un breve periodo era stata ospite presso una comunità che aveva abbandonato per tornare a casa dal suo aguzzino. 

Il pubblico ministero aveva richiesto per Frasillo una condanna a ventotto anni di carcere. La corte ha però riconosciuto all'uomo, assistito dall'avvocato Antonino Carmicio, la seminfermità mentale. 

Frasillo è stato anche condannato al risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili: i familiari di Rosalia Garofalo, il figlio e alcune associazioni del territorio.