Commemorazione strage di Alcamo Marina

Quarantasette anni senza verità

Commemorazione strage di Alcamo Marina

Sono trascorsi quarantasette anni da quella che è stata soprannominata la strage di Alcamo Marina in cui persero la vita due carabinieri, il diciannovenne Carmine Apuzzo e il trentacinquenne Salvatore Falcetta. Ad oggi però la verità su quello che accadde nella notte tra il 26 e il 27 gennaio del 1976 non è mai venuta a galla. 

I corpi dei due militari vennero scoperti la mattina del 27 gennaio dagli uomini della scorta dell'allora segretario dell'Msi, Giorgio Almirante. 

Negli anni sono state tante le piste battute,  che però non  hanno portato a nulla, dal terrorismo alla mafia, passando per gli affari legati a Gladio.

Dell'omicidio vennero accusati all'epoca quattro giovani alcamesi: Giuseppe Gulotta, Vincenzo Ferrantelli, Gaetano Santangelo e Giovanni Mandalà. Anni dopo si scoprì però che erano estranei ai fatti e che le confessioni vennero estorte dopo una notte di torture subite in caserma. 

Questa mattina Falcetta e Apuzzo sono stati ricordati nel corso di una cerimonia  a cui hanno preso parte le autorità militari, civili e religiose. Dopo la santa messa che si è svolta all'interno della chiesa Stella Maris, celebrata del cappellano militare della Legione carabinieri di Sicilia, don Salvatore Falzone, una corona d'alloro è stata  deposta dinanzi la stele che ricorda i due militari. 

Dal 2016, il lungomare di Alcamo Marina è intitolato a Falcetta ed Apuzzo.