Alcamo, svaligiavano attività commerciali: tre arresti (VIDEO)

Ora sono ai domiciliari con braccialetto elettronico

Alcamo, svaligiavano attività commerciali: tre arresti (VIDEO)

Sono tre gli uomini alcamesi (due di anni 39 ed uno di anni 25) accusati di furto aggravato, finiti ai domiciliari con braccialetto elettronico.

Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, avviate a seguito di alcuni furti in danno di esercizi commerciali perpetrati nell’ultimo mese ad Alcamo.

Gli accertamenti condotti dai militari, a partire dagli immediati e dettagliati sopralluoghi sul luogo del reato, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati per tre distinti eventi delittuosi verificatisi alla fine di ottobre, rispettivamente in danno di due negozi di generi alimentari ed il C.U.P. dell’A.S.P., tutti caratterizzati dal medesimo modus operandi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i tre per portare a compimento i loro piani avrebbero forzato a mano serrande o finestre per entrare nei locali ed asportare il denaro contenuto nei registratori di cassa o cassetti. Il bottino totale sarebbe di oltre 1.300 euro, oltre ai danni provocati agli infissi quantificati in alcune migliaia di euro.

Al fine di eludere le investigazioni, gli arrestati avrebbero anche cercato di celare il proprio volto coprendosi con degli indumenti, per evitare di essere riconosciuti nei filmati dei sistemi di videosorveglianza. Tuttavia, l’attività di analisi condotta dai Carabinieri ha consentito di risalire all’identità dei presunti malfattori, già noti per pregressi precedenti di polizia.

Nel corso delle indagini, di concerto con la competente Procura della Repubblica, sono state eseguite delle perquisizioni domiciliari nei confronti degli stessi soggetti, le quali hanno consentito di rinvenire e sequestrare alcuni degli indumenti che sembrano essere quelli indossati nel corso dell’azione delittuosa.

Gli arrestati sono stati ristretti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sono ancora in corso ulteriori accertamenti da parte dei militari dell’Arma, al fine di risalire all’eventuale responsabilità dei soggetti circa ulteriori episodi del medesimo tenore.

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