«Sorella sanità» : ai domiciliari Vincenzo Li Calzi, accolto il ricorso dei Pm

«Sorella sanità» : ai domiciliari Vincenzo Li Calzi, accolto il ricorso dei Pm

Arresti domiciliari per Vincenzo Li Calzi, di 45 anni, accusato di essere il contabile delle tangenti che sarebbero state versate a Salvatore Manganaro, nell'ambito dell'operazione Sorella Sanità dello scorso 21 maggio. Gli uomini della Guardia di Finanza lo hanno arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Palermo e posto agli arresti domiciliari, come deciso dal Tribunale del Riesame. Secondo le risultanze investigative e gli interrogatori degli indagati, Li Calzi sarebbe stato un fidato collaboratore di Manganaro. Nella prima fase della inchiesta, però, il GIP non aveva disposto alcuna misura cautelare nei confronti di Li Calzi, in quanto non aveva ritenuto gli elementi investigativi raccolti sufficienti a corroborare le ipotesi accusatorie della Procura. Ora però il Tribunale del Riesame, accogliendo il ricorso dei PM, ha accolto la tesi accusatoria secondo la quale Li Calzi oltre a svolgere il delicato compito di “contabile delle tangenti” per conto di Manganaro, sarebbe stato anche prestanome per le principali società di comodo e per il trust nei quali confluivano le ricchezze illecitamente accumulate da alcuni degli indagati. In particolare Li Calzi è accusato di corruzione propria aggravata, in concorso con Fabio Damiani, Salvatore Manganaro e altri due imprenditori del settore sanitario, Francesco Zanzi e Roberto Satta in relazione all’aggiudicazione di due gare d’appalto bandite, una dall’ASP 6 di Palermo e l’altra dalla centrale Unica di Committenza della Regione Siciliana, relative alla manutenzione di apparecchiature elettromedicali.