«Sorella Sanità»: Fabio Damiani confessa e va ai domiciliari
- Cronaca
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Pamela Giacomarro
- 5 anni fa 10 dic 2020 Tot.201
Arresti domiciliari per Fabio Damiani. L'ex manager dell'Asp di Trapani, finito in manette lo scorso mese di maggio, nell'ambito dell'operazione "Sorella Sanità", ha lasciato il carcere Pagliarelli di Palermo venerdì scorso, dopo le due confessioni rese ai pubblici ministeri che indagano su un vasto giro di tangenti per pilotare gli appalti della sanità pubblica. Il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Palermo, Clelia Maltese, ha accolto l'istanza presentata dai legali di Damiani, gli avvocati Sergio Monaco e Vincenzo Zummo. L'ex manager dell'Asp di Trapani nel corso di due interrogatori svolti il 20 ed il 26 novembre ha ammesso di aver intascato le tangenti. Per gli investigatori, era Damiani a decidere a chi affidare gli appalti in cambio di mazzette sborsate da imprenditori compiacenti. Secondo i Pm avrebbe intascato circa un milione e 200 mila euro. Uno scontro di cifre tra quanto ammesso dall'ex manager e quanto dichiarato invece dal faccendiere Salvatore Manganaro, che ha patteggiato una pena a 4 anni e 2 mesi di reclusione e la restituzione di un milione di euro di tangenti intascate. L'inchiesta però non è chiusa. Dai verbali di Manganaro emergono nuovi scenari che coinvolgono anche la politica. Si attende adesso il processo con rito abbreviato che vedrà alla sbarra Damiani e l'altro manager pubblico ed ex coordinatore dell'emergenza coronavirus in Sicilia, Antonino Candela.
